CREA - Centro di Ricerca E Ambulatori è un progetto di ricerca scientifica e di evoluzione scientifico - culturale per la Fondazione San Sebastiano della Misericordia di Firenze.
L’aumento delle malattie incurabili legate all’età avanzata si associa a un incremento proporzionato della probabilità di dover operare delle scelte rispetto al fine vita. In Europa alcuni gruppi di ricercatori stanno indagando quante possibilità di scelta vengano lasciate alle persone con disabilità intellettiva e quanto invece si applichi la dottrina del consenso presunto o si ricorra a decisori surrogati.
Dal 5 al 7 luglio si è svolto a Milano il congresso nazionale della SIDiN, incentrato quest’anno sulla coniugazione tra un approccio valoriale e una metodologia d’intervento evidence-based. Grande enfasi è stata posta sull’organizzazione dei servizi per le persone con Disturbi del Neurosviluppo (DNS) allineata con il modello di Qualità di Vita.
Le persone con disturbo dello spettro autistico sembrano avere tassi di disturbi d'ansia e dell'umore molto più alti di quelli della popolazione generale. Il dato è stato confermato recentemente da uno studio di un gruppo di ricercatori delle Università di Warwick e Southampton.
Il Consiglio Nazionale degli Psicologi (CNOP) ha accolto l’esigenza di molti professionisti di avere una descrizione dello stato dell'arte sulla ricerca e sulle pratiche per il disturbo dello spetttro autistico, che negli ultimi anni sono andate incontro a un rapido sviluppo.
Otto persone con autismo su dieci presentano problemi motori. Il CREA ha passato in rassegna la letteratura scientifica sulla relazione fra questi problemi e i sintomi base dell'autismo.
Recenti studi europei e americani hanno individuato delle disfunzioni specifiche del controllo esecutivo come possibile base delle difficoltà sociali delle persone con sindrome di Asperger e autismo ad alto funzionamento.
Autorevoli studi internazionali hanno definito la spiritualità come una dimensione umana indispensabile al raggiungimento di un soddisfacente stato di salute psicofisica e di una buona qualità di vita. Ciò vale anche per le persone con disabilità intellettiva. Per sopperire alle carenze presenti fino a oggi, nasce in Inghilterra il progetto Kairos.
Il potenziamento delle tecniche di rianimazione e di neurochirurgia per il trauma cranico non è stato seguito da un adeguato incremento delle strutture di riabilitazione e di accoglienza. Quali risorse dovrebbero essere mobilitate per favorire una migliore presa in carico di questi pazienti e delle loro famiglie?
Il modello corrente d'intelligenza sembra avere un’utilità limitata nel definire il funzionamento delle persone con disturbi dello sviluppo intellettivo e nel misurare la variabilità delle capacità adattive. Una neurocaratterizzazione basata sulle funzioni cognitive specifiche, potrebbe risultare molto più efficace per l'assessment e per tutti i percorsi educativi, clinici, ri-abilitativi e inclusivi.
In alcuni Paesi del mondo, a fronte di posizioni giuridiche apparentemente chiare, si assiste ancora all'esecuzione capitale di persone con disabilità intellettiva. Emerge inoltre la necessità di nuovi riferimenti normativi per il funzionamento intellettivo limite. Una conseguenza del persistere di una concezione superata dell'intelligenza?
Studiando alcuni polimorfismi quantitativi della schizofrenia e dei disturbi dello spettro autistico un gruppo di ricercatori europeo ha recentemente portato nuova luce sul confine genetico e cognitivo fra vulnerabilità deficitaria e malattia psichiatrica.
Nel primo rapporto BES (Benessere Equo e Solidale) cittadini e tecnici hanno collocato le possibilità di accedere a un’assistenza sanitaria adeguata e di fruire di servizi idonei per la formazione dei bambini e la cura degli anziani ai primi posti della classifica degli indicatori di una vita di qualità.
Un simbolo che sostituisce l'idea di passività con quella di dinamicità, una nuova icona in cui la persona disabile esibisce le proprie capacità adattive.
Il tema centrale del 2° Congresso Nazionale dell'Opera Don Guanella sulla Disabilità Intellettiva è stato l'inclusione sociale. Sono stati proposti interessanti modelli innovativi.
Nelle persone con disabilità intellettiva la prevalenza di disturbi di personalità può raggiungere il 30%. Le diagnosi del gruppo “drammatico” sono le più frequenti, in particolare quella di disturbo borderline. Quali sono i modi con cui il disturbo si presenta in questa popolazione e quali le ipotesi sulle cause di queste peculiarità?
Sulla possibilità di ammettere la compresenza di disabilità intellettiva e di un disturbo di personalità è stato condotto nel decennio scorso un lungo dibattito. Oggi la maggior parte dei modelli e dei sistemi diagnostici specifici per la disabilità intellettiva sono definitivamente a favore della possibilità di coesistenza. Quali sono i disturbi di personalità più frequenti in questa popolazione?
Il progetto Pathway conferma che per le persone con disabilità intellettiva l'accesso all'informazione ed alla formazione è fortemente legato alle modalità di comunicazione.
Oggi il mondo intero ha celebrato la 29a Giornata Internazionale delle Persone Disabili. La ricorrenza ha suscitato nuovo interesse in quasi tutti i Paesi dei cinque continenti.
La progressiva affermazione di modelli eziopatogenetici della schizofrenia inerenti il neurosviluppo, sta dando nuova luce agli aspetti di contiguità, già rilevati in passato, con i disturbi dello sviluppo intellettivo.
Nell’ottica di un ascolto costante delle esigenze delle persone con Disabilità Intellettive e Relazionali e dei loro famigliari, CREA organizza il 1° Info Day interamente dedicato alla ricerca scientifica.
Il Centro di Ricerca ed Evoluzione AMG rappresenta l'Italia nel nuovo progetto europeo per la promozione ed il controllo della qualità del trattamento delle persone con disabilità intellettiva e relazionale.
Uno dei traguardi principali del CREA per l'anno 2010 è stata la partecipazione al congresso internazionale dell'Associazione Tedesca di Psichiatria e Psicoterapia (DGPPN) che si è tenuto a Berlino dal 24 al 27 Novembre 2010. L'evento, articolato in 650 sezioni di cui circa 220 in presentazione bilingue (tedesco-inglese), ha visto la partecipazione di molti fra i più autorevoli ricercatori della salute mentale europea.
La ricerca genetica sta scoprendo nel cromosoma X molte mutazioni causa di disabilità intellettiva e disturbi dello spettro autistico. I loci interessati codificano per proteine implicate nello sviluppo delle cellule nervose, delle loro connessioni e della loro organizzazione in vie di comunicazione. Tali scoperte potrebbero portare presto allo sviluppo di test per la diagnosi precoce ed al pronto utilizzo di adeguati interventi terapeutici.
Estratto del contributo per gli Atti della seconda edizione del Convegno Nazionale "DSA e Scuola: Risorse per l'Apprendimento". Prato, 19 Settembre 2009. In corso di pubblicazione.
La prevalenza di disturbi psichiatrici nella popolazione con DI varia considerevolmente nei diversi studi, rimanendo tuttavia sempre compresa fra valori molto più alti di quelli della popolazione normale. Per di più gli individui che ricevono una precisa diagnosi di disturbo psichiatrico rappresentano solo una piccola parte di tutti i disabili che vengono in contatto con uno psichiatra. Infatti come qualunque altra, la persona con DI può presentare problemi emotivi, comportamentali, interpersonali o di adattamento che non costituiscono dei disturbi psichiatrici veri e propri ma che possono nondimeno giovarsi di un intervento specialistico.