CREA - Centro di Ricerca E Ambulatori è un progetto di ricerca scientifica e di evoluzione scientifico - culturale per la Fondazione San Sebastiano della Misericordia di Firenze.
CREA continua la sua attività di protezione dai fattori di distress legati all’epidemia COVID-19: dopo lo scudo psicologico per le persone con disabilità intellettiva e/o autismo e per i loro familiari, ha realizzato un documento rivolto agli operatori sanitari impegnati nella cura e nella riabilitazione per le persone con disabilità intellettiva e autismo.
Il 27 maggio scorso si è tenuto presso la sala delle feste del Palazzo Bastogi di Firenze il XVI convegno del C.T.E. (Centro Terapeutico Europeo): la transizione dall'adolescenza all'età adulta, la personalizzazione degli interventi e le misure di esito centrate sulla persona sono stati gli argomenti più trattati.
Il potenziamento delle tecniche di rianimazione e di neurochirurgia per il trauma cranico non è stato seguito da un adeguato incremento delle strutture di riabilitazione e di accoglienza. Quali risorse dovrebbero essere mobilitate per favorire una migliore presa in carico di questi pazienti e delle loro famiglie?
Nei paesi occidentali l'ictus rappresenta una delle maggiori cause di morte e di disabilità acquisita. Negli ultimi anni la riabilitazione, che ricopre un ruolo centrale nel percorso di cura, si sta arricchendo di nuove tecniche.
Una recente ricerca coreana conferma l'impressione di alcuni clinici-ricercatori che il neurofeedback training possa essere efficace nel migliorare le capacità d'attenzione e d'adattamento delle persone con disturbi dello sviluppo intellettivo.
Una revisione della letteratura, condotta dal CREA, ha evidenziato che nelle persone con disabilità intellettiva i disturbi di interesse fisiatrico stanno crescendo con l'aumentare dell'aspettativa di vita media. Nonostante ciò la letteratura sulla fisiatria risulta scarsa e spesso riferita all’età evolutiva. Anche se persiste una sostanziale mancanza di informazioni sulla sicurezza e l'efficacia dell'esercizio fisico, la disabilità neuro-motoria sembra associarsi ad un aumento del rischio di compromissione del livello complessivo di salute.
Non esistono evidenze per affermare che le funzioni mentali diverse da quelle cognitive, gestite da porzioni filogeneticamente più antiche del sistema nervoso centrale, siano compromesse nella persona con Disabilità Intellettiva (DI). È per questo motivo che, nella progettazione delle nuove abitazioni del villaggio San Sebastiano e del nuovo centro di valutazione per la DI adulta, CREA ha inserito ambienti snoezelen. I pochi dati di ricerca disponibili confermano buone potenzialità.
La Cooperativa Sociale Idea Prisma '82 in collaborazione con il Dipartimento Interaziendale di Neuropsichiatria per l'Età Evolutiva di Matera e MUSIS (Museo della Scienza e dell’Informazione Scientifica a Roma) organizza un convegno sulla centralità della personalizzazione nel mondo della riabilitazione e della ricerca per la disabilità intellettiva.
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Il modello di riabilitazione per le persone con Disabilità Intellettiva prevede un insieme di interventi volti all'individuazione ed alla valorizzazione delle potenzialità individuali atte al miglioramento della qualità di vita, col minor grado di supporto sostitutivo possibile.
L’obiettivo finale di tutte le attività del progetto è la produzione di risorse volte al miglioramento della salute delle persone con disabilità intellettiva, con particolare attenzione alla salute mentale dell’adulto. Per tale obiettivo la principale misura di salute è la qualità di vita, intesa come ottimizzazione individuale della relazione fra attribuzione di importanza e percezione di soddisfazione nei vari ambiti di vita con riferimento a tutto l’arco della vita.