CREA - Centro di Ricerca E Ambulatori è un progetto di ricerca scientifica e di evoluzione scientifico - culturale per la Fondazione San Sebastiano della Misericordia di Firenze.
Un nuovo aggiornamento per la rubrica CREA sulla valutazione strumentale dei disturbi psichiatrici nella disabilità intellettiva: è la volta della versione G (Generale) dello Strumento Psichiatrico per l'Adulto Intellettivamente Disabile.
Riprende la rubrica CREA sugli strumenti per la diagnosi psichiatrica nelle persone con disabilità intellettiva. È la volta di uno degli strumenti più diffusi: la Psychiatric Assessment Schedule for Adults with Developmental Disabilities.
Riprende la rubrica CREA sugli strumenti per la valutazione dei disturbi psichici nelle persone con disturbi dello sviluppo intellettivo e relazionale: è la volta della 'Learning Disability version of the Cardinal Needs Schedule'.
A seguito delle numerose richieste dei frequentatori del sito del CREA, viene anticipata la pubblicazione del nuovo capitolo della rubrica sugli strumenti diagnostici psichiatrici per le persone con disturbi dello sviluppo intellettivo e relazionale: protagonista è la InterRAI ID.
La rubrica del CREA sugli strumenti diagnostici psichiatrici per le persone con disturbi dello sviluppo intellettivo affronta la DBC-A. Questa checklist, che sta suscitando molto interesse ed è stata utilizzata in ricerche recenti, offre un'ampia misura dei problemi emozionali e comportamentali.
Terzo capitolo della rubrica sui principali strumenti per la valutazione dei disturbi psichici nella persona con disabilità intellettiva: ASSESSMENT OF DUAL DIAGNOSIS.
Continua la rubrica con cui il sito del CREA intende offrire ai professionisti del settore, soprattutto agli psichiatri, una descrizione delle caratteristiche dei principali strumenti per la valutazione dei disturbi psichici nella persona con disabilità intellettiva. Il secondo strumento esaminato è la ANXIETY, DEPRESSION AND MOOD SCALE (ADAMS).
Contrariamente all’apparente semplicità, legata alla banalizzazione del suo uso frequente, l’espressione QdV può esprimere una molteplicità di significati tanto da risultare impossibile parlarne senza una precisazione di senso specifico. In ambito medico vengono generalmente distinti due approcci principali, uno oggettivo e l’altro soggettivo. La dimensione oggettiva della QdV di una persona corrisponde alle sue condizioni di vita come appaiono ad un osservatore esterno. La loro descrizione non pone particolari problemi epistemologici. Diversamente, la QdV soggettiva corrisponde alla percezione individuale di soddisfazione rispetto all’esistenza e non può essere valutata che attraverso l’opinione della persona stessa.